Avrei voluto
regalarti qualche fiore
Avrei voluto
accarezzarti la pelle
negli angoli di sofferenza
là dove è rimasta
una cicatrice
Avrei voluto
tenerti la mano
risollevarti
dalle piccole quotidiane
inquietudini
Avrei voluto
semplicemente esserci
proprio come una donna
desidera
Avrei voluto
farti viaggiare
su binari di euforia
e allegria imprevista
Avrei voluto
offrirti una birra
e perdere insieme
la ragione
Avrei voluto
con te scoprire
come cambia la vita
quando si decide
di viverla veramente
Avrei voluto
e avrei potuto
renderti
regina dei miei giorni
ma non è possibile
perché l’altra te
ormai ha deciso
di andar dietro le apparenze,
dietro inganni materiali
E questa,
non è più una bella poesia,
è solamente
una lettera fantasma
destinata
alla scatola dimenticata
del passato.