Nell’angolo segreto di una stanza

Lo hai deciso un giorno di ottobre
che niente più ti bastava
sei andato a pescare
e non sei più tornato
hai nuotato nelle acque fredde
hai dato uno sguardo intorno
e non hai visto molto
non c’erano luci e chiacchiere
o tranquilli bicchieri
da sorseggiare in compagnia
non c’era quella scintilla
che incendia la foresta.
Non c’era quella voce
che ti urla: resta.
Adesso rimane un pensiero
come un vetro sottile
a tagliarsi il cuore.
A me piace l’idea di una canzone
che qualcuno ti dedicherà
di tanto in tanto, nell’angolo segreto
di una stanza.
Mi piace pensare di sentire ancora
da qualche parte, nell’aria
il suono della tua risata.
 
Luigi Costantino

Eccoli, i fiori

Ho spento la luce per pensarti.
Non voglio distrarmi:
questo silenzio
urla la tua presenza.
Ti rincorro
nella prateria della mente.
Guarda.
Sei tu quella bambina che gioca
a seminarmi.
Non ce la fai a dileguarti.
Rallenti. Ridi.
Vuoi essere raggiunta.
Ti sfioro.
Torno bambino anch’io.
Ti sorrido.
Forse non te l’ho ancora detto.
Sono nato la seconda volta.
Nei tuoi occhi vedo il mondo.
Il sole, il mare,
il cielo, gli alberi.
È tutto nuovo.
Era da tempo che non amavo così.
Era da tempo che non trasformavo
il due in uno.
Siamo una cosa sola.
Ci hanno prestato le ali.
Ci hanno restituito lo sguardo.
Eccoli qui, i fiori.

Luigi Costantino

Nelle acque dell’amore

Non si può arginare
questo fiume
ho bisogno di bagnarmi
ancora
nelle acque dell’amore
posso sopravvivere senza
posso far vincere l’orgoglio
ma non posso esistere davvero
se non sento il suono della tua voce
se non vedo il disegno dei tuoi sorrisi
se non mi pulsa dentro
almeno una piccola parte
di te.

Luigi Costantino