Ai bivi della vita

Vorresti un luogo dove respirare senza pensieri.
Fare il vuoto nella mente e sentirti libera.
Vorresti tornare a ridere di gusto.
Non vorresti più sentire questa malinconia che ti bagna gli occhi in un secondo.
Prova a lasciarti andare.
Fatti portare via. Lontano.
In un posto dove puoi cancellare tutto e ripartire.
Dove regna la vita che conta, quella possibile.
E anche tutto l’impossibile, il necessario per sognare un’esistenza diversa.
Vorresti tornare indietro nel tempo.
O avanti nel futuro.
Che ne dici di trasformare quest’attimo in ciò che non ti aspetti, eppure accade?
Il futuro è un treno lento.
Però arriva.
Il Paradiso è già lì, in quello che desideri.
Devi solo fare il biglietto.
O prendere una bicicletta e iniziare a pedalare.
È un tuo diritto, riempirti di contentezza.
Sciogli i capelli.
Non pensare al trucco.
E vai.
Coraggiosa. Temeraria. Invincibile.
I miracoli avvengono là fuori.
Esattamente dove stai andando.
Sei a pochi passi.
Ti basta attraversare queste strade, i ponti, e non badare troppo alla segnaletica.
Ai bivi della vita, svolti veramente, solo quando decidi di rischiare.

Luigi Costantino

Come nasce il nuovo libro “La felicità delle strade difficili”

Ho iniziato a scrivere “La felicità delle strade difficili” perché avevo una grande voglia di raccontarmi. Avevo voglia di analizzare il mio percorso sia per portarlo a conoscenza dei miei lettori, sia per capire meglio tutte le scelte fatte nella mia vita. Questo libro mi ha fatto ridere e piangere allo stesso tempo. La scrittura ti fa rivivere tutto come se fosse la prima volta. Mi è sembrato di ritrovare mio padre, di sentirlo più vicino. Ho riprovato la dolcezza e l’amore di certi antichi momenti. E ho riso ancora una volta di gusto per alcune scene assurde che appartengono al passato. È proprio vero. La realtà a volte supera l’immaginazione. E tra le pagine, questa verità sale in superficie, perché anche quando racconto fatti realmente accaduti, a me viene da pensare che il lettore creda si tratti di pura fantasia. Lo ripeto: la realtà sa essere davvero assurda. Per il resto mi sono divertito a far comparire, tra le righe, le mie bellissime nipotine. E ho raccontato, tra le altre cose, le vicende di una ragazza fragile che non ha ancora avuto occasione di mostrare al mondo le sue mille qualità. Non vi svelo altro, tanto la storia potete intuirla leggendo la quarta di copertina. Queste parole servono solo a darvi qualche elemento in più. È giusto far conoscere al lettore le intenzioni più profonde, senza limitarsi a mostrare una “semplice” trama. Alcuni mi hanno fatto la domanda: “Perché dovrei leggere questo libro?”. Io ho risposto: “Perché non ho badato ai rischi. Perché mi sono messo a nudo, forse più del solito, forse più di quanto io faccia quando scrivo poesie.”

Luigi Costantino

Festa della mamma

Cosa vuol dire essere mamma?
Vuol dire essere una persona capace di amare incondizionatamente. Contro ogni logica. Di fronte alle peggiori avversità.
Anche il peggiore difetto di un figlio non conta nulla di fronte agli occhi di una madre. La mamma è quella creatura straordinaria ed eroica che ci apprezza così come siamo. Siamo tutti figli fortunati. Soprattutto io che ho una madre coraggiosa e simpatica che dice le cose come stanno. E anche quando dice le cose come stanno (non necessariamente positive) lei sta comunque dalla mia parte. Credo di parlare a nome di tutti i figli del mondo e di poter dire che è dalla mamma che impariamo i valori fondamentali, il rispetto, la voglia di donare. Credo di parlare a nome di tutti i figli del mondo dicendo che una madre non si ferma di fronte a nulla. Farebbe di tutto per proteggere il figlio. Io conosco mia madre e ne sono fiero, mai vista una simile grandezza dentro una sola persona. Ma ho conosciuto altre madri, una in particolare fa miracoli tutti i giorni. Pensate a quelle madri che devono combattere di fronte a problemi seri. Di fronte alla ribellione dei figli. Di fronte all’amore non sempre ripagato. Pensate a quanto sono belle queste madri che credono di non essere buone madri eppure non sanno di avere cuori immensi e capacità di resistenza oltre la norma. Pensate a queste madri che continuano ad amare i figli: non sanno fare altro che amare, amare e amare, a loro non importa ricevere: i loro figli saranno sempre capolavori, a prescindere. Con queste parole voglio rendere omaggio a tutte le donne che hanno la forza di essere madri. Non esisterebbe il mondo senza di loro, ed è giusto ricordarlo. A certi figli voglio dire: guardate bene questa mamma, guardate bene i suoi occhi, e non giratevi mai dall’altra parte. Soffre per i vostri guai e gioisce per ogni vostro trionfo. Merita il vostro amore, la vostra attenzione. Pensate ai milioni di sorrisi che le madri regalano ai figli. Il minimo che ci si può aspettare è che un figlio li ricambi tutti.
Di ogni mio sorriso so la fonte, di ogni mia vittoria so la forza, e so le radici di ogni mia speranza.
Ringrazio di cuore mia madre per aver saputo resistere di fronte a tutto. Soprattutto ringrazio mia madre per strapparmi tutte le parole giuste, tutte le parole adatte a definirla.
Perché non esiste una sola parola che possa esprimere bene la sua infinita bellezza.

Luigi Costantino

Ogni piccolo filo d’erba

Non cambierai mai il mondo
se non sarai convinto
di poterlo cambiare
non inventerai mai un giardino
se non curerai con attenzione
ogni piccolo filo d’erba
e non amerai, non amerai mai bene
veramente
se non ti porrai come obiettivo principale
quello di veder nascere
mille fiori, sorrisi luminosi
sul volto della persona
che ami.

Luigi Costantino