Come sarebbe tutto questo

Immagina il mondo
come sarebbe
senza la tua risata
senza quella voce
che dice:
“anche oggi sono qui per te”
come sarebbe tutto questo
senza la tua esistenza
farei fatica a sentire il vento
nessun profumo verrebbe a ricordarmi
la gioia inesauribile
dell’averti accanto.
Ma tu sei qui,
sei in ogni angolo dell’anima
sei in questa esplosione di versi
che gridano il tuo nome
anche a quelli
che non sanno chi sei
e dove mi porti.
*
Luigi Costantino

Le parole

Le parole
sono tutto quello che abbiamo
per dire il bene
per urlare delusione
le parole
sono tutto quello che abbiamo
quando siamo stanchi
quando è difficile resistere
una parola può ferire
o costruire ponti
una parola basta
per comunicare passioni sconfinate
per diffondere armonia
a me è bastata una parola
mi si è fermata in gola
ma tu l’hai intuita
l’hai fatta nascere
dicendola per me.

Luigi Costantino

Le verità in tasca

Ci inventeremo dialoghi e battute
scriveremo versi
discuteremo sulla prima e sulla seconda persona
stando bene attenti alla terza
poi leggeremo un po’
per avere nuovi punti di vista
e berremo vino
per avere verità in tasca;
per delirare
ci basterà uno sguardo;
non ci baceremo,
staremo ad un passo
non ci avremo mai del tutto:
è di inizi che abbiamo bisogno.
E se proprio ci servirà
un abbraccio
tu prenderai la penna
e io prenderò la penna
useremo lo stesso foglio
tu partirai da destra
io da sinistra
e cominceremo a seminare inchiostro
finché i nostri due inchiostri
non si toccheranno sulla pagina
e formeranno qualcosa di molto simile
ad un’unione.

Luigi Costantino

SUL TRENO SBAGLIATO

Persino quando ero felice
quando ero innamorato
ti pensavo
riuscivo a vedere la tua bellezza
anche quando avevo occhi 
soltanto per un’altra
tu c’eri sempre
eri lì
con i tuoi sorrisi
i tuoi occhi luminosi
e quella bontà d’animo
che non ho mai dimenticato
e adesso ti chiedi perché
perché non te l’ho detto prima
e cosa avrei potuto dirti?
Che mi divertivo da morire
soltanto avendoti ad un passo?
Che mi piaceva quando insieme
commentavamo gli altri?
E a cosa sarebbe servito?
A deviare il percorso?
Dovresti saperlo
che certi treni
partono in ritardo
che certe coincidenze
non coincidono
che non c’è sempre il controllore
a dirti:
“guarda che hai sbagliato treno.
Il tuo è quello lì.”

Luigi Costantino, dal libro “Considera l’intenzione”

Tra sogno e realtà

Ho fatto un sogno.
C’eravamo io e te.
A concederci ogni lusso.
Tutti i baci che volevamo.
Abbiamo brindato 
con il vino rosso,
poi ci siamo addormentati:
la tua testa sulla mia spalla.
Al risveglio
avevamo voglia di dolce.
Hai aperto il frigo
e c’era l’affogato al tiramisù.
Ti ho detto:
“Dai, tu prendine di più.”
“No, più tu”, hai risposto tu.
Poi è successa una cosa
semplicissima:
i miei occhi
son rimasti intrappolati.
Nei tuoi.
Più mi guardavi,
più volevo guardarti.
È da tanto che questo accade.
Ormai non distinguo più
il sogno dalla realtà.

Luigi Costantino

Seduto ad aspettare

Se c’è una cosa che so fare
è sedermi e aspettare
che la mente finisca
con la piccola lotta interiore
e scelga per me i versi necessari
quelli che mi servono a capire
oggi come la penso
domani è un altro giorno
ma oggi, oggi voglio conoscere
il cammino, la traiettoria
il punto che mi spingerà oltre
sono fiero e paziente
nell’attesa mi lascio cullare
da una canzone
e capita sempre che una nota
una nota in particolare
si schianti nella mia testa
con dolcezza
e allora succede
quello che deve succedere
sono pronto ad aprirmi
ed è in questo modo
che nasce la mia dichiarazione
per tutti quelli che mi amano
e se alla fine la dichiarazione
riporta un nome soltanto
Tu, donna straordinaria
non dovrai mai stupirti

Luigi Costantino

A ogni angolo di strada

Dai retta a me
non è facile trovare
la bontà
la semplicità
la grandezza, nella riservatezza
l’apparenza ci ammazza
a salvare il mondo
non sono i poeti contenti
ma quelli disposti
a soffrire, felici
per la loro diversità
perché ormai diverso
è chi ha il coraggio
di pretendere la bellezza
a ogni angolo di strada
chi è così testardo
da credere ciecamente
mentre gli altri continuano
a non credere,
pur essendo dotati
di buona vista.

Luigi Costantino